Perché il tempo non basta mai?
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Organizzi tutti i tuoi impegni in modo preciso, controlli e sistemi Google Calendar ogni tre/quattro ore, sfogli la tua agenda personale ogni giorno per ricordarti gli appuntamenti, metti post-it in tutta la casa o sulla scrivania del tuo ufficio, imposti sveglie nel tuo telefono a tutte le ore eppure… Perché il tempo non basta mai?
3 motivi del perchè il tempo non basta mai
Ci sono tre categorie di persone:
- quelle che non si organizzano e quindi non riescono a fare nulla;
- quelle che organizzano i propri impegni nel tempo e riescono a fare tutto come previsto;
- quelle che si organizzano, ma non riescono a fare tutto come previsto;
In passato abbiamo già parlato di come gestire il tempo a lavoro e di quanto sia importante seguire alcune piccole regole quotidiane, come andare a dormire presto o svegliarsi all’orario adatto, e seguire quella che è una serie di necessità da non dimenticare per essere sempre organizzati nel migliore dei modi.
A questo punto, però, ci siamo fatti una domanda importante: “Perché, anche se ci organizziamo, il tempo non basta mai?”. Quindi, perché, spesso e volentieri, ti ritrovi nella terza cerchia di persone, cioè quella di chi si organizza, ma non riesce a portare a termine i propri impegni?
Pensandoci su, abbiamo trovato almeno 3 motivi per i quali il tempo non basta mai.
Errata valutazione della durata dell’impegno
Accade spesso che, nell’organizzare la giornata e gli impegni lavorativi, perdiamo di vista l’importanza di dare una durata precisa ad ogni compito da svolgere. Questo significa che se decidi di dedicare il tuo tempo ad aggiornare le statistiche riguardanti le vendite del mese di settembre, non basterà decidere di farlo e segnarlo nella tua agenda o nel tuo calendario, ma sarà fondamentale anche aggiungere l’orario d’inizio e l’orario di fine, ad esempio dalle 16.00 alle 18.00 di venerdì 2 ottobre.
Inoltre, può accadere che, nonostante tu abbia aggiunto l’orario di inizio e di fine, due ore per aggiornare le statistiche non siano sufficienti. In realtà, ci metterai ben due ore in più, data l’errata valutazione della durata del compito, facendo slittare gli impegni che ti eri prefissato dalle 18.00 alle 20.00.
Quindi non basta stabilire le mansioni, non basta determinare l’orario d’inizio e di fine, ma è necessario anche valutare correttamente il tempo che in media impiegherai per ogni tuo impegno.
Non sempre è facile valutare la durata di un compito. Infatti, per un paio di settimane, ti consigliamo di annotare il tempo che impieghi concretamente per portare a termine una determinata azione, cosicché tu possa in futuro essere in grado di valutare precisamente le mansioni in termini di tempo. Inoltre, sapere quante ore ti servono per svolgere qualcosa, può aiutarti a migliorarti e a concludere il tuo lavoro più velocemente.
Non seguire la scaletta
Bravo! Hai creato una scaletta degli impegni del giorno delineando il tempo utile da dedicare ad ogni compito. Tuttavia, durante la giornata, ti fai prendere o dall’ansia di non riuscire a finire tutto in tempo o dall’euforia del momento, iniziando a lavorare su più cose contemporaneamente.
Così, mentre stai sistemando le statistiche sulle vendite del mese di settembre, inizi a controllare gli impegni della prossima settimana, ti metti a firmare alcuni documenti e a scrivere al tuo commercialista. Alle 20:00, ti rendi conto di non aver completato nessuno dei compiti… In pratica, dalle 16:00 alle 20:00, fascia oraria in cui avresti dovuto sistemare le statistiche e parlare con il commercialista, non sei riuscito a terminare nessuno dei compiti, sia perché hai fatto più cose contemporaneamente, sia perché non hai seguito la scaletta.
Seguire la scaletta è fondamentale! Se l’hai creata con attenzione e oggettività, sai che quello stabilito è il tempo giusto per ogni azione prefissata. Mischiare o anticipare un impegno prima di averne portato a termine un altro non è mai proficuo. Ad esempio, per controllare le statistiche serve una concentrazione che sicuramente sarà maggiore dalle 10:00 alle 12:00, piuttosto che dalle 18:00 alle 20:00.
Butteresti la pasta nella pentola aggiungendo soltanto dopo l’acqua? Non credo proprio. Organizza ogni cosa secondo la giusta priorità!
Avere collaboratori che interrompono continuamente
Infine, può accadere che, mentre stai già seguendo puntualmente la tua scaletta ben delineata, arrivi un tuo collega a chiederti come fare un preventivo per quel servizio: dopo 20 minuti, continui ciò che avevi iniziato. Dopo poco, arriva un’altra collega chiedendoti informazioni su un documento appena arrivato in azienda: se ne vanno altri 30 minuti. Come se non bastasse, entra il novellino che ti chiede come vendere un nuovo servizio: altri 15 minuti buttati via. A fine giornata, hai perso quasi un’ora di tempo per degli “extra”. Purtroppo per te, non sarà possibile recuperarla. Addio scaletta e buoni propositi: davvero il tempo non basta mai!
A questo punto, penserai sicuramente di avere colleghi buoni a nulla… Bè, caro imprenditore, per te ho una brutta notizia. Il problema non è il loro, il problema è tuo! Quando c’è un qualche problema in azienda la prima cosa che devi fare, come abbiamo detto in passato, è sentirti il primo responsabile di ciò che accade.
Se i tuoi collaboratori presentano delle mancanze, dei problemi, molto spesso il motivo è perché non sono autonomi e non sono autonomi perché tu li hai resi tali. Più procrastini o metti da parte la formazione dei tuoi collaboratori, più loro avranno bisogno di te e del tuo tempo, togliendolo ai tuoi impegni già prefissati.
Soffermati a riflettere un po’ su queste motivazioni… Siamo sicuri che tu le viva ogni giorno. La prossima volta non dirai più che il tempo non basta mai, piuttosto dirai di non saperlo gestire a pieno!