L’isola dei sogni infranti
Leggendo questo titolo vi starete chiedendo: “Ma che cos’è? Una nuova fiction romantica e drammatica?”…
Effettivamente potrebbe sembrare così, ma in realtà il discorso è decisamente ben diverso.
Quante volte nella vita ti è capitato di dire, di fronte ad un obiettivo mancato o ad un insuccesso, “Tanto non ci riesce nessuno, è impossibile!”? Poi, quante volte ti è capitato di parlare con qualcuno e di scoprire che ciò che per lui è impossibile lo è anche per te? Infine, quante volte dopo una situazione del genere, cioè trovarti nella stessa condizione di difficoltà di qualcuno, ti ha fatto dire: “Ah, dai, se anche per te è impossibile, mi sento più leggero!”?
Bene, sappi che a questo punto sei riuscito ad approdare nella “meravigliosa” Isola dei Sogni Infranti.
Ti faccio un esempio: un pittore vuole disegnare con una determinata tecnica molto difficile. Prova, ma non ci riesce. Incontra alcuni suoi colleghi e anche loro gli confermano che è davvero impossibile farlo, perciò inizia ad accettare il fatto che disegnare con quella tecnica è praticamente impossibile ed alla fine abbandona l’idea.
Il pittore e i suoi colleghi hanno deciso tutti di nuotare felicemente fino a quell’isola dei sogni infranti semplicemente per sentirsi meglio, perché, ammettiamolo, quando un sogno si infrange fa male, ma preferiamo piangerci addosso nel dolore comune a qualcun altro. Preferiamo ammettere che “è impossibile”, piuttosto che fare qualcosa di diverso per rendere possibile ciò che sembra impossibile.
Immagina un rappresentante di prodotti, che ogni anno fa il giro di tutte le aziende della provincia per vendere il suo prodotto. Sono due anni che si reca in un’azienda in particolare e il responsabile al suo arrivo non compra nulla, ma soprattutto lo caccia in malo modo. Al terzo anno, decide di non andare affatto in quell’azienda, perché tanto “è impossibile vendergli qualcosa”. Un giorno, però, passando per caso di lì vede esposto nella vetrina il suo stesso prodotto, ma del suo competitor.
Si trova proprio qui il centro della discussione. Puoi pure credere che qualcosa sia impossibile, ma sappi che mentre tu ti sei arreso prendendo atto di questa tua (falsa) verità, qualcun altro ha già fatto ciò che tu credevi infattibile.
Quindi, sia che tu sia approdato in quest’isola con le tue convinzioni, sia che tu l’abbia fatto anche grazie ad altri, ammetti a te stesso che ti sei solamente adagiato in un luogo che ti porterà solo ed unicamente maggiore tristezza e dolore prossimamente, perché, prima o dopo, ti renderai conto che sarebbe bastato solo credere un po’ di più nel tuo sogno, invece di chiuderti nel concetto di “impossibile”.